
Dopo un lungo periodo di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, finalmente la Scuola ha potuto riaprire.
Riaprire i cancelli e potersi incontrare nuovamente, al di là degli schermi, è stata un’emozione indescrivibile.
Nonostante gli ingressi scaglionati, i piccoli gruppi di lavoro, la divisione degli spazi, Lunedì 8 giugno è stata una la nostra comunità educativasi è potuta finalmente rincontrare.
In questi mesi ci siamo spesso interrogati come persone, come insegnanti e come Scuola, sulla compatibilità tra il rispetto delle normative, la tutela della salute e i bisogni dei nostri bambini e delle nostre famiglie. Le preoccupazioni erano tante ma abbiamo deciso, come sempre, di mettere al centro i bambini; e sono stati proprio i bambini, con i loro sorrisi, la loro voglia di rivedersi, di ri-abitare gli spazi a loro cari che hanno sfatato tutti i nostri dubbi.
Il loro rispetto, la loro empatia e la loro capacità di accogliere le regole imposte, ci hanno dimostrato come il mondo nelle loro mani sarà un mondo migliore.

Le pagine che vedrete nella newletter allegata sono una raccolta delle esperienze della prima settimana insieme, dove il rispetto delle nuove regole, il distanziamento personale, l’uso delle mascherine sono stati spunti di ricerca e riflessione.
Oltre alle nuove regole di vita sociale i bambini si sono interrogati sull’idea di città e di comunità, vista come insieme di persone che convivono in uno spazio che noi stessi costruiamo, uno spazio intriso di valori forti e dove fa da padrona la natura.
E proprio la natura ritrovata, grande assente nei lunghi mesi di lockdown, è stata al centro delle loro attenzioni, come leggerete, attraverso gli sguardi poetici dei bambini rinarrati in queste pagine.
Ci siamo ritrovati e riletti quindi come comunità di diritti, una comunità rispettosa ed educate, pronta a ripensarsi nei nuovi paradigmi sociali. Leggerete un racconto corale. Le esperienze sono state vissute dai bambini in piccoli gruppi educativi, ma la progettazione di team e il meraviglioso modo dei bambini di comunicare anche a distanza, trasportando gli adulti su strade di pensiero comuni, tracciano un percorso che ci vede suddivisi in gruppi per rispetto delle regole ma, ancora una volta, uniti, nelle nostre ricerche di senso e di valore.

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